Mercoledì 3 agosto ore 20.30, Chiesa di San Cristoforo al Naviglio:Il violino, Bach e i Veneti, con Enrico Gatti al violino e Fabio Ciofini all’organo. Continua il ciclo di concerti di Milano Arte Musica, rassegna organizzata dall’Associazione Culturale La Cappella Musicale (clicca qui per informazioni e prenotazioni: www.lacappellamusicale.com).
Ecco il programma e le notizie di approfondimento sul concerto e gli esecutori:
Francesco Antonio Bonporti (1672-1749)
Invenzione in sol minore op. X n. 4
per violino e basso continuo:
Largo – Allegro – Adagio – Presto
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Concerto BWV 974 (da A. Marcello)
Andante e spiccato – Adagio – Presto
Antonio Bertali (1605-1669)
Ciaccona per violino solo
* * * * *
Johann Sebastian Bach
Sonata in sol maggiore BWV 1021
per violino e basso continuo
(Köthen, 1718-1722):
Adagio – Vivace – Largo – Presto
Concerto in Sol BWV 978 (da A. Vivaldi)
Allegro – Adagio – Presto
Triosonata n° 5 in do maggiore BWV 529
per organo
nella trascrizione per violino e organo
Allegro – Largo – Allegro
Sul finire del XVII secolo l’arte violinistica raggiunge un altissimo livello
tecnico ed espressivo ed il violino diviene strumento simbolo della musica,
la nuova cetra di Orfeo. Bach dedica al violino parecchie composizioni,
con o senza l’accompagnamento di altri strumenti, ispirandosi alla ricca
tradizione italiana, conosciuta anche attraverso il lavoro di trascrizione e di
rielaborazione per la tastiera.
Il programma di questa sera intende porre in evidenza il legame tra il Kantor
e la tradizione violinistica, qui rappresentata dalla Invenzione in sol
minore di Bonporti, e dalla Ciaccona di Bertali.
La prima, tratta da una raccolta di Invenzioni per violino e basso continuo
pubblicata nel 1712, è una pagina raffinatissima e ricca di idee originali
ed anticonvenzionali. La fantasia inventiva, nonché la presenza di stilemi
contrappuntistici, ha fatto sì che l’intera opera X di Bonporti, essendo
pressoché sconosciuto l’autore, venisse collocata, come opera dubbia, nel
primo catalogo bachiano ottocentesco. Fantasia ed invenzione sono presenti
anche nella pagina di Bertali, una delle partiture più rappresentative
del repertorio violinistico.
Sia nella Sonata in sol maggiore BWV 1021 per violino e basso che nella
Triosonata in do maggiore BWV 529, originariamente per organo con
pedale obbligato e qui proposta in una versione per violino e organo
concertato, Bach riprende e rielabora la tradizione italiana della Sonata
da Chiesa e quella del concerto, che aveva raggiunto il più alto grado di
sviluppo nella scuola veneta; una eredità che Bach studia accuratamente
anche attraverso la trascrizione tastieristica di concerti strumentali, due
dei quali (BWV 974 e 978), tratti da opere di Marcello e di Vivaldi, sono
inclusi nel programma di questa sera.
Toward the end of the seventeenth century, the art of the violin reaches an extremely high technical and expressive level, and the violin becomes the instrument that symbolises music, the new lyre of Orpheus. Bach dedicates a good number of compositions to the violin, with or without the accompaniment of other instruments, taking inspiration from the rich Italian tradition, which was known not only through performance but also via the work of transcription and reworking for the keyboard. This evening’s programme intends to show the link between Bach and the violin tradition, here represented by the Invenzione in G Minor by Bonporti, and by the Ciaccona (Chaconne) of Bertali. The first, taken from a collection of Invenzioni for violin and bass published in 1712, is a very refined score and rich in original and unconventional ideas. Its inventive fantasy, not to mention the presence of contrapuntal style elements, led the whole Opera X of Bonporti, the author being almost completely unknown, to be placed as a questionable work in the first nineteenth-century Bach catalogue. Fantasy and invention are also present in the score by Bertali, one of the most typical pieces of the violin repertoire. Both in the Sonata in G Major BWV 1021 for violin and bass and in the Trio-Sonata in C Major BWV 529, originally for pedal organ and here offered in a version for violin and organ, Bach picks up and reworks the Italian tradition of the church sonata and of the concert, which had reached its highest level of development in the Venetian school; this was an inheritance that Bach studied carefully, also through the keyboard transcription of instrumental concerts, two of which (BWV 974 and 978), taken from the works of Marcello and Vivaldi, are included in tonight’s programme.
Enrico Gatti, nato nel 1955 a Perugia, dopo il diploma in violino si è dedicato allo studio del repertorio del Sei-Settecento. Allievo di Chiara Banchini, ha ottenuto presso il Conservatoire Populaire de Musique di Ginevra il diploma di violino barocco e quello della Società di Pedagogia Svizzera; si è perfezionato successivamente sotto la guida di Sigiswald Kuijken presso il Conservatorio Reale di L’Aja. Nel corso della sua attività concertistica si è esibito in tutta l’Europa, in Canada, negli USA, nell’America del Sud, in Russia, in Giappone ed in Australia, collaborando fra l’altro con La Petite Bande, l’Ensemble 415, Concerto Palatino, Hesperion XX, La Real Cámara, come primo violino de Les Arts Florissants, Les Talens Lyriques, Taverner Players, The King’s Consort, oltre che con direttori come Gustav Leonhardt e Ton Koopman. Dirige l’ensemble “Aurora”, da lui fondato in Italia nel 1986, ed alterna l’attività di solista con quella di direttore. Ha al suo attivo numerose incisioni per Harmonia Mundi francese e tedesca, Accent e Ricercar (Belgio), Fonit Cetra, Tactus e Symphonia (Italia), Arcana ed Astrée (Francia), Glossa (Spagna), oltre a registrazioni per la radio italiana, francese, svizzera, spagnola, olandese, belga, tedesca, svedese, finlandese, russa, canadese e americana. Sue incisioni sono state spesso segnalate dalla critica specializzata, ed hanno vinto fra gli altri il Premio internazionale del disco “Antonio Vivaldi” (1993 e 1998) e più volte il “Diapason d’Or”. È impegnato in una costante attività di ricerca ai fini della riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale italiano, ed è membro della Commissione Scientifica che cura l’edizione nazionale dell’opera omnia di Alessandro Stradella, istituita dal Ministero per i Beni Culturali.
Enrico Gatti ha svolto negli ultimi anni una notevole attività didattica, avendo insegnato violino barocco presso il Conservatorio di Toulouse, il Conservatoire Populaire de Musique di Ginevra, la Schola Cantorum Basiliensis, la Scuola di Musica di Fiesole e la Civica Scuola di Musica di Milano; è attualmente docente al Conservatorio Reale de L’Aja e presso il Conservatorio di Piacenza: il suo insegnamento è basato sull’antica tradizione violinistica italiana dei secoli XVII e XVIII ed attira allievi da ogni parte del mondo. La sua collaborazione in qualità di docente è stata richiesta da istituti come i Conservatori di Paris, Lyon, Madrid, Amsterdam ed Utrecht, la Hochschule für Musik di Trossingen, la University of British Columbia, l’Università di Salamanca e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, oltre che dai corsi di Urbino, Erice, Venezia, Lanciano, Barbaste (Francia), Spa (Belgio), Béjar (Spagna), Szombathely (Ungheria), Amherst (USA).
Ha figurato fra i membri della giuria dei concorsi di musica antica di Bruges (1993), Brescia (1995) Rovereto (1997 & 1998), “Symphonia en Perigord” (1998) ed è stato dal 1997 al 2005 direttore artistico dei corsi internazionali di Urbino.
Fabio Ciofini, nato a Terni nel 1970, ha cominciato gli studi musicali nella sua città trasferendosi poi al Conservatorio statale di Musica “F. Morlacchi” di Perugia dove si è diplomato con il massimo dei voti in Pianoforte sotto la guida di M. F. Spaventi, e in Organo e Composizione Organistica con W. van de Pol (cum laude). In seguito si è perfezionato con J. van Oortmerssen presso il Conservatorio di Musica “J. P. Sweelinck” di Amsterdam (Post-graduate in musica barocca nel 1999). Ha studiato Fortepiano con C. Veneri e Musica Corale e Direzione di Coro con P. Caraba, P. Rossi e M. Gualtieri; presso la scuola di Musica di Fiesole ha seguito i corsi di clavicembalo tenuti da A. Fedi. All’estero ha seguito Accademie d’Organo con L. Rogg, H. Voegel, C.Stembridge, H. van Nieuwkoop, L. F. Tagliavini. Dal 1995 è organista titolare dell’organo storico Willem Hermans (1678) presso la Collegiata di S. Maria Maggiore in Collescipoli. Dirige il Coro “Canticum Novum” di Solomeo (PG), con il quale ha vinto due primi premi in concorsi nazionali ed è Direttore artistico del Festival Villa Solomei. Nel 2000 ha fondato l’Accademia barocca Willem Hermans, con la quale ha diretto opere dei più rappresentativi compositori barocchi e classici. Tiene regolarmente concerti in Italia, Europa e Stati Uniti sia come solista, sia in duo con il violinista Enrico Gatti che come membro dell’Ensemble Aurora. Tiene sovente masterclass in Italia, Europa (Javea, Spagna – Curso International de Música Barroca, Oundle – International Organ Festival – Inghilterra 2001-2003) e Stati Uniti (Chico – California USA – California State University of Chico – Washington State University, Seattle). Ha inciso circa 15 CD per Bottega Discantica (Milano) e per la Loft Recordings (Seattle). Insegna presso l’Istituto superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni ed è Maestro della Schola Cantorum di S. Scolastica presso la Basilica di S. Benedetto a Norcia PG). Il suo interessante sito: http://www.fabiociofini.it/
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