Chiara Opalio, giovanissima, ha vinto già alcune tra le più importanti rassegne e concorsi pianistici italiani. Mercoledì 7 settembre 2011 alle ore 18.00 presso il Teatro Filodrammatici (clicca: MAPPA), continua il ciclo Caro Liszt, altri 200 di questi anni, con il quale il Festival MITO SettembreMusica ricorda il compositore ungherese a duecento anni dalla nascita. Il programma propone un viaggio tra poesia e amore, su musiche originali di Franz Liszt e trascrizioni da Robert Schumann e da Franz Schubert. Il concerto si apre con Tre Sonetti del Petrarca da Années de Pèlerinage, composti da Liszt durante il suo pellegrinaggio artistico in Italia assieme all’amante Marie d’Agoult.
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MITO SettembreMusica – Caro Liszt, altri 200 di questi anni – (Mercoledì 7 settembre 2011) al Teatro Filodrammatici.
Chiara Opalio, pianoforte
Programma
Franz Liszt, 3 Sonetti del Petrarca da Années de Pèlerinage
Franz Liszt-Robert Schumann, Liebeslied (Widmung)
Franz Liszt, Liebestraum n. 3
Franz Liszt-Franz Schubert, Soirees de Vienne, Valse Caprice n.6
Franz Schubert, Sonata in la minore D 784
È proprio Marie a far conoscere a Liszt il Canzoniere di Petrarca dal quale il compositore trae le tre liriche, ‘Benedetto sia ‘l giorno, ‘l mese e l’anno’, ‘Pace non trovo’ e ‘I’ vidi in terra angelici costumi’, su cui si basano i tre sonetti che fanno parte del secondo quaderno delle Anneés de pèlerinage. Benché questi brani siano stati scritti tra il 1838 e il 1839 come Lieder, Liszt elaborò quasi subito la versione per pianoforte solo che viene proposta in questo concerto. Dall’amore travolgente e clandestino di Liszt, si passa, con Widmung, alla vita coniugale di Robert Schumann e della moglie Clara. Widmung, letteralmente “dedica”, è il Lied che, con la sua intensa melodia, apre la raccolta Myrthen, dono di nozze di Schumann alla sua sposa. Anche il celebre Liebestraum n. 3, come il precedente Widmung, è la trascrizione per pianoforte di un Lied che fa parte della raccolta dei tre ‘sogni d’amore’, caratterizzati da melodia cantabile e un andamento tranquillo. Gli ultimi due brani invece rappresentano delle trascrizioni che Liszt fece, durante gli anni di Weimar, di composizioni di Franz Schubert, come i Soirée de Vienne, trascrizioni di 9 valzer dell’op. 9 del compositore viennese. I brani presentati possono essere considerati più che delle trascrizioni delle vere e proprie parafrasi, visto il grande numero di adattamenti e di aggiunte che Liszt, da grande virtuoso del suo strumento, volle apportare. La Sonata in la minore op. 143 incarna, soprattutto nella grande libertà con la quale elabora il suoi temi, l’ideale romantico di Schubert. L’autore in quel periodo era malato di sifilide e la dolorosa solitudine in cui era costretto, si riflette nel clima di diffusa malinconia che caratterizza il brano.
In collaborazione con Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro”- Imola e Fondazione Umberto Micheli
Chiara Opalio è nata a Vittorio Veneto nel 1990, dove risiede. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di tre anni e mezzo con Giulia Linussio. Ha proseguito gli studi con Giorgio Lovato fino all’età di undici anni, iscrivendosi poi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Sempre da giovanissima, è risultata vincitrice delle più importanti rassegne e concorsi pianistici italiani. Si è esibita come solista e con orchestra nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano, al Teatro Olimpico di Vicenza, a Stresa per la Rassegna Musicale “Dino Ciani”, al Teatro Comunale di Monfalcone, all’Accademia Filarmonica di Roma. Nel 2005 ha eseguito il Concerto per tre pianoforti e orchestra K. 242 di Mozart al Teatro Dal Verme di Milano con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Ha anche tenuto una serie di recital in Germania, Svizzera, Francia, Croazia, Slovenia, Inghilterra e nel Principato di Monaco dove ha riportato un lusinghiero e incoraggiante successo di pubblico. Nel 2006 si è diplomata al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. La settimana successiva è risultata vincitrice del Premio Pianistico Internazionale Stefano Marizza, presieduto da Dario De Rosa che le ha conferito il primo premio “per le eccellenti qualità pianistiche e musicali di una autentica promessa del pianoforte”. Ha recentemente partecipato come pianista ospite nella trasmissione “Il Pianista” di Radio Classica-Milano Finanza. Da diversi anni studia anche violino con Michele Lot, superando superato l’esame di quinto anno presso il Conservatorio di Castelfranco. Attiva anche nell’ambito della musica da camera, si esibisce in duo conla violinista Corinna Canzian, con la quale ha vinto il Primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Schio, il Primo premio al Concorso Nazionale di Musile di Piave e Primo premio al Concorso Riviera della Versilia “Daniele Ridolfi”.
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