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Associazione Culturale La Cappella Musicale, Comune di Milano, Concerti Milano, Francesco Antonio Bonporti, Milano Arte Musica, Musica

Milano Arte Musica: Invenzioni ed affetti, Roberta Mameli soprano con l’ensemble L’Estravagante

Sabato 13 agosto ore 20.30, alla Chiesa di San Bernardino alle Monache di via Lanzone 13, per Milano Arte Musica, rassegna organizzata dall’Associazione Culturale La Cappella Musicale (per info e prenotazioni:  www.lacappellamusicale.com): Invenzioni ed affetti, Roberta Mameli – soprano – e l’ensemble L’Estravagante. Leggi il programma in dettaglio…

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Invenzioni ed affetti

Roberta Mameli soprano (http://www.robertamameli.com/)

Ensemble L’Estravagante  (http://www.estravagante.com/index.htm)

*

Francesco Antonio Bonporti
(1672-1749)

Sonata III in sol minore
dalle Sonate a tre per due violini, violoncello e organo opera prima (1696)
Largo – Allegro – Adagio – Con spirito

Mottetto a voce sola, con violini – Per ogni festa delle Madonna
(Vos cheles amenae, in do maggiore)
dai Motetti per soprano, archi e organo opera terza (1702)
Allegro – Recitativo – Presto – Recitativo – Presto

Sonata VIII in la minore
dalle Sonate a tre per due violini, violoncello e organo opera prima (1696)
Adagio – Vivace – Largo – Presto presto e unito

Mottetto a voce sola, con violini – Per il Signore
(Mittite dulces, in la minore)
dai Motetti per soprano, archi e organo opera terza (1702)
Largo e commodo – Recitativo – Allegro e puntato – Recitativo – Vivace

Sonata VI in fa maggiore
dalle Sonate a tre per due violini, violoncello e organo opera prima (1696)
Largo – Allegro – Adagio – Presto e Allegro
Mottetto a voce sola, con violini – Per ogni Santo
(Angelicae mentes, in fa maggiore)
Dai Motetti per soprano, archi e organo opera terza (1702)
Allegro – Recitativo – Allegro – Recitativo – Presto
In collaborazione con l’Associazione culturale Amici di San Bernardino alle Monache

Bonporti può sicuramente essere annoverato tra gli artisti che vantano un
ampio credito nei confronti della storia e della storiografia. Musicista presto
dimenticato, come altri, la cui opera è stata per lungo tempo attribuita
a nomi più noti, ancora oggi è poco conosciuto ed ingiustamente poco eseguito.
Il concerto di questa sera intende in qualche modo riparare a questo
torto proponendo alcune pagine significative del compositore trentino.
Dopo gli studi umanistici e la laurea in Filosofia ed in Fisica a Innsbruck,
Bonporti seguì i corsi teologici presso il Collegio Germanico a Roma, dove
ebbe nel frattempo modo di studiare musica con Giuseppe Ottavio Pitoni,
compositore e teorico fra i più accreditati del tempo e di conoscere Arcangelo
Corelli.
Pur chiaramente debitrice a quest’ultimo, come la maggior parte delle
composizioni dei contemporanei, la sonata a tre di Bonporti presenta elementi
di originalità che la pongono al di sopra della produzione standard
dell’epoca: prima di tutto per la costante presenza del contrappunto, forse
per l’influenza di Pitoni, un sistematico utilizzo dei raffinati stilemi dello
stile antico che andava scomparendo nella produzione coeva. Un richiamo
al passato che, tuttavia non è mai indice di arcaismo o di arretratezza, ma
che si fonde con una geniale ricerca degli affetti nelle linee melodiche e
con una padronanza della struttura armonica che, ancora una volta a differenza
dei cliché dell’epoca, diventa sperimentazione ed esplorazione.
Gli stessi elementi si possono ritrovare nelle composizioni vocali, legate
soprattutto al periodo giovanile: contrappunto e cantabilità si fondono
nelle arie dove i due violini, al di là del semplice ruolo di accompagnamento
della voce solista, sono spesso coinvolti in un dialogo paritetico
con la linea del canto che ritroviamo solo nelle opere di Bach. Da ultimo
si segnala la ricchezza dei recitativi, mai convenzionali, ma sempre alla
ricerca di espressione e di affetti; forse anche per questo molte composizioni
di Bonporti sono state per lungo tempo ritenute opere di Bach.

Bonporti can certainly be listed among the artists who have a claim on
a good deal of credit, both in history and in the writing of history. A
musician quickly forgotten, like many, his work has been for a long time
credited to other, more famous names: even today he is little-known and,
unjustly, little-performed. This evening’s concert intends to rectify this
error, offering a number of important pieces from the repertoire of this
composer from Trento.
After undertaking studies in the humanities and a degree in philosophy
and physics at Innsbruck, Bonporti took theological courses at the Collegio
Germanico in Rome, where in the meantime he had the chance to
study music with Giuseppe Ottavio Pitoni, one of the most important
composers and theorists of his time, and to meet Arcangelo Corelli.
Bonporti’s Sonata a tre, while clearly showing a debt to Corelli, as do most
of his contemporaries’ compositions, presents elements of originality that
set him above the standard production of the period: first of all for the
constant presence of counterpoint, perhaps thanks to the influence of
Pitoni, and a systematic use of refined versions of the “antique” style that
was disappearing from the works of his fellows. This is a reference to the
past which is never an indication of archaism or backwardness, but which
blends with a clever exploration of affetti in the melodic lines and with a
mastery of harmonic structure that, once again in contrast with the clichés
of the period, turns into experimentation and exploration.
The same elements can be found in his vocal compositions, linked above
all to his early period: counterpoint and cantabilità blend in the arias in
which the two violins, beyond a simple role as accompanist of the solo
voice, are often involved in a joint dialogue with the line of the song that
we find only in the works of Bach. Lastly, we note the richness of the recitatives,
never merely conventional, but always in search of expression and
affetti; perhaps also for this reason many of Bonporti’s compositions were
long held to be works by Bach.

Roberta Mameli (link al suo sito: http://www.robertamameli.com/)
> e qui un link a un suo filmato/youtube: http://youtu.be/QpQ7dl5Y0i8
ha studiato canto lirico presso il Conservatorio di Musica “G. Nicolini”di Piacenza e violino alla Scuola Civica di Cremona. Si è perfezionata con Chiara
Vannini, Roberta Invernizzi, Bernadette Manca di Nissa, Ugo Benelli, Claudio Desderi,
Enzo Dara. Ha debuttato giovanissima nell’opera Dido & Aeneas di Purcell al Teatro
Comunale di Alessandria diretta da Edoardo Müller con la regia di Graziella Sciutti.
Ha cantato in numerosi teatri italiani ed esteri, quali: Konzerthaus di Vienna, Concertgebouw
di Amsterdam, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Comunale di Bologna,
Teatro “A. Ponchielli” di Cremona, Teatro “La Pergola” di Firenze, Teatro delle
Muse di Ancona. Ha collaborato con varie formazioni cameristiche ed orchestrali
sotto la direzione di Claudio Abbado, Jeffrey Tate, Umberto Benedetti Michelangeli,
Tiziano Severini, Jordi Savall, Corrado Rovaris, Filippo Maria Bressan, Daniele Callegari,
Claudio Cavina, Fabio Bonizzoni. Ha lavorato con diversi gruppi di musica
barocca tra cui: Accademia Bizantina, Le Concert des Nations, La Risonanza, La
Venexiana. Si è esibita in vari Festival quali: Styriarte Graz, Festival Barocco di Viterbo,
Festival di Friburgo, Festival di Regensburg, Le Folle Journée di Nantes, Festival
di Bruges, Festival di Utrecht, Festival di Dortmund, Festival de la Chaise-Dieu,
Festival “Trigonale” di Colonia, Fränkische Sommer di Norimberga, Festival Internacional
di Santander.
Tra le opere interpretate: La finta giardiniera (Sandrina) di Mozart a Modena, a
Genova e Saint Malo; Il combattimento di Tancredi e Clorinda e Il Ballo delle Ingrate
di Monteverdi al Teatro Ponchielli di Cremona e al Festival di Regensburg; Ifigenia
in Aulide di Cherubini con l’Orchestra Arturo Toscanini sotto la direzione di Tiziano
Severini a Parma e Modena; San Giovanni Battista (Herodiade) di Stradella con
Enrico Gatti al Festival di Utrecht, al Festival Barocco di Viterbo e al festival de La
Chaise-Dieu; L’ incoronazione di Poppea (Nerone) di Monteverdi con La Venexiana
ad Hannover, Regensburg, Parigi (Cité de la musique) e Milano; Orfeo ed Euridice di
Fux (Proserpina) con Jordi Savall al festival Styriarte Graz; L’Orfeo (Prologo, Musica,
Euridice) al Festival di Santander; L’Olimpiade (Aristea) di Pergolesi a Cracovia con
Accademia Bizantina e Ottavio Dantone; Athalia (Josabeth) di Händel con Capella
Cracoviensis e Paul Goodwin.
Tra i suoi progetti futuri ricordiamo: Teuzzone (Cino) di Vivaldi a Versailles con Le
Concert de Nations e Jordi Savall (registrato da Naïve); un concerto con Gianluigi Trovesi
e La Venexiana (Händel meets jazz) all’Händelfestspiele di Halle; Il ritorno d’Ulisse
in patria (Minerva) ad Amsterdam (Concertgebouw) e Regensburg; Il novello Giasone
(Isifile) di Cavalli/Stradella al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; un concerto
solistico su musiche di Fux allo Styriarte Festival di Graz; Ariodante (Ginevra) di Händel
al Festival MiTo di Torino e al Festival Enescu di Bucarest con Il Complesso Barocco
e Alan Curtis; Deidamia di Händel (Achille) al Theater an der Wien e al Festival
Soli Deo Gloria di Braunschweig con Il Complesso Barocco e Alan Curtis; Requiem di
Mozart al Festival Anima Mundi a Pisa con il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino diretti da Christopher Hogwood; Agrippina (Nerone) di Händel a fianco di
Joyce Di Donato con Il Complesso Barocco e Alan Curtis in tournée in Europa e incisa
per Deutsche Grammophon.
Ha all’attivo registrazioni con le case discografiche Bongiovanni, Pardon, Nibiru, Glossa
e RAI 3. La sua discografia recente include: L’ incoronazione di Poppea di Monteverdi e
l’Artemisia di Cavalli con La Venexiana (Glossa), Il diamante di Zelenka con l’Ensemble
Inégal (Nibiru) e l’album solistico “‘Round M: Monteverdi meets Jazz”, uno dei CD più
venduti del 2010 nella sua categoria.

Born in Rome, Roberta Mameli, graduated in singing at the Conservatoire “Nicolini” in Piacenza and in violin at the Scuola Civica di Cremona. She attended masterclasses with Konrad Richter, Bernadette Manca di Nissa, Ugo Benelli, Claudio Desderi, Enzo Dara.
She made her debut at a very young age singing Mercury in Purcell’s Dido and Aeneas at the Opera Theatre in Alessandria, under the baton of Edoardo Müller and the direction of Graziella Sciutti.
Her concert repertoire ranges from baroque to 20th century music, including: Vivaldi’s Gloria, Fauré’s Requiem, Exultate jubilate, and C-minor Mass by Mozart, Laudate pueri by Caldara, Matthäus-Passion and B-minor Mass by Bach, Messiah, Dixit Dominus and Laudate Pueri by Handel, Pergolesi’s Stabat Mater, Bernstein’s Chichester Psalms, Orff’s Carmina Burana.
She is regularly invited in prestigious theatres and music halls such as: Konzerthaus in Vienna, Concertgebouw in Amsterdam, Cité de la Musique in Paris, Velodrom Theatre in Regensburg, Teatro Ponchielli in Cremona, Teatro La Pergola in Florence, Teatro Olimpico in Vicenza, Teatro Sociale and Teatro Bibiena in Mantua, Teatro Comunale in Bologna, Teatro Municipale in Piacenza, Teatro Comunale in Modena, Teatro Comunale in Ferrara, Teatro Dal Verme in Milan. She sang under the baton of important conductors such as: Claudio Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Fabio Bonizzoni, Filippo Maria Bressan, Daniele Callegari, Claudio Cavina, Enzo Dara, Corrado Rovaris, Tiziano Severini, Jeffrey Tate.
Much in demand in the baroque repertoire, Roberta Mameli has worked with many baroque ensembles, such as Ensemble Sacro & Profano, Aurora Ensemble, Bizzarrie Armoniche, L’Arte dell’Arco, La Risonanza, Ensemble Inégal, La Venexiana, Accademia Bizantina, performing in many festivals all around Europe: Styriarte Graz, Grandezze e Meraviglie Festival in Modena, Freiburg Festival, Regensburg Festival, La Folle Journée in Nantes, Bruges Festival, Utrecht Festival, Dortmund Festival, Leipzig, Postdam, Hannover, Festival de la Chaise-Dieu, Festival de Royaumont, Les Heures des Bernardins Festival in Paris, Trigonale in Cologne, Fränkische Sommer in Nuremberg, International Festival in Santander.
Among her past engagements, it is worth mentioning: Paisiello’s Il fanatico in berlina in Mantua, Enzo Dara directing; Mozart’s La finta giardiniera (Sandrina) by Mozart in Modena, Genoa and Saint Malo; Il combattimento di Tancredi e Clorinda and Il Ballo delle Ingrate by Monteverdi at the Teatro Ponchielli in Cremona and at the Regensburg Festival; Cherubini’s Ifigenia in Aulide by Cherubini with the Orchestra Arturo Toscanini under the baton of Tiziano Severini in Parma and Modena; Stradella’s San Giovanni Battista (Herodiade) with Enrico Gatti at the festivals of Utrecht, Viterbo and La Chaise-Dieu; Monteverdi’s L’incoronazione di Poppea (Nerone) with Claudio Cavina in Hannover, Regensburg, Paris (Cité de la musique) and Milan; Orfeo ed Euridice (Proserpina) by Fux with Jordi Savall at the Styriarte Festival in Graz; Monteverdi’s L’Orfeo (Prologo, Musica, Euridice) at the Santander Festival.
Future plans include:, L’Incoronazione di Poppea (Nerone) in Perigueux and Il ritorno d’Ulisse in patria (Minerva) in Amsterdam (Concertgebouw), Paris (Cité de la musique) and Regensburg, Cavalli’s Erismena with La Venexiana and Claudio Cavina; Pergolesi’s L’Olimpiade (Aristea) by Pergolesi in Krakow with Accademia Bizantina and Ottavio Dantone; Handel’s Ariodante (Ginevra) at the Händel-Festspiele in Karlsruhe under Michael Hofstetter.
She recorded for labels such as Bongiovanni, Pardon, Nibiru, Glossa and RAI 3. Her recent discography includes: Monteverdi’s Madrigals and L’incoronazione di Poppea with La Venexiana (Glossa), Zelenka’s Il diamante with Ensemble Inégal (Nibiru) and the solo album “’Round M: Monteverdi meets Jazz”.

L’Estravagante (mail se volete contattarli: (info@estravagante.com)
è il frutto dell’unione di quattro musicisti desiderosi di condividere la
loro comune passione per la musica da camera, con l’intenzione di cimentarsi in un
repertorio che nella prassi esecutiva barocca con strumenti originali, vede raramente l’affermazione
di gruppi con una forte tradizione alle spalle.
I violinisti Stefano Montanari e Stefano Rossi, il violoncellista Francesco Galligioni e il
clavicembalista nonchè organista Maurizio Salerno, trovano nell’ensemble la migliore
espressione di un lavoro di gruppo, condiviso da artisti che nel tempo si sono ‘riconosciuti’,
scoprendo quel raro affiatamento necessario per sviluppare qualsiasi progetto
creativo.
Nonostante i componenti abbiano alle spalle una ricca esperienza, concertistica e didattica,
riconosciuta a livello internazionale, il ‘quartetto’ è di recente formazione.
La sua affermazione però è già avvenuta grazie alle registrazioni di cd ed ai numerosi
concerti apprezzati sia per la loro freschezza che per l’originalità delle scelte musicali.
È così che la discografia offre interessanti integrali monografiche quali le Suonate a doi,
violino & viola da gamba di D. Buxtehude, con cembalo op. 1 e op. 2, pubblicate nel
2007 su doppio CD dalla rivista Amadeus e da SACD per l’etichetta Arts, versione che
nel marzo 2008 ha ricevuto il Supersonic Award dalla prestigiosa rivista Pizzicato.
Per l’occasione ha partecipato al progetto musicale il violista da gamba Rodney Prada.
È poi la volta delle sei sonate in trio a due violini e basso continuo di J. Pachelbel, assai
curiose per l’uso della scordatura che ha caratterizato autori come F. I. Biber, pubblicate
nel 2009 sempre da Amadeus.
L’ultima, con Amadeus di marzo 2011, vede L’Estravagante interpretare le trio sonate op.
1 di A. Vivaldi, coronate dalla famosa sonata XII detta ‘La Follia’.
L’attività concertistica è spesso legata a doppio filo con la produzione discografica, ma
per le prossime esibizioni i progetti si articoleranno su più fronti: è il caso dell’esecuzione
de L’arte della fuga di J. S. Bach.
L’attenzione verrà inoltre rivolta ad autori ancora troppo poco apprezzati come T. Albinoni,
oppure a programmi che prevedano l’inserimento di cantate a voce sola, con una
predilezione per i compositori italiani attivi tra il XVII e XVIII secolo.

Stefano Montanari violino
Stefano Rossi violino
Francesco Galligioni violoncello
Maurizio Salerno organo

L’Estravagante is the fruit of the union of four musicians who wanted to share their common passion for chamber music, with the intention of working within a repertoire which, in being performed in a Baroque style with original instruments, rarely sees the establishment of groups with a strong tradition behind them.
The violinists Stefano Montanari and Stefano Rossi, the cellist Francesco Galligoni and the harpsichordist and organist Maurizio Salerno consider the ensemble to be the best expression of a group effort, shared between artists who have become well-known over time, discovering that rare synergy necessary for the development of any creative project.
Even though its members have a rich experience behind them in both performance and teaching, recognised at an international level, the quartet was only formed recently. It has already made several CD recordings and played many concerts, appreciated both for their freshness and for the originality of their musical choices.
Thus the ensemble’s discography offers interesting monographic works like the Suonate a doi, violino & viola da gamba di D. Buktehude, con cembalo op. 1 e op. 2, published in 2007 on a double CD by the magazine Amadeus and by SACD for the Arts label, a version which received, in March 2008, the Supersonic Award from the prestigious journal Pizzicato.
For the occasion the violinist da gamba Rodney Prada took part in the musical project. The subsequent recording for the ensemble was of the six sonatas for a trio of two violins and basso continuo by J. Pachelbel, a fairly unusual work for its use of scordatura, a style used by composers like F.I. Biber, and once again published by Amadeus, this time in 2009. Coming up in 2011, L’Estravagante will perform a third complete work, that of the trio sonatas, op.1, by A. Vivaldi, crowned by the famous Sonata XII, “La Follia”.
The ensemble’s concert work is often linked with the production of recordings, but for upcoming performances its projects will unfold on various fronts: such is the case with the performance of the Art of the Fugue by J.S. Bach. Its attention will also turn to still-underappreciated composers like T. Albinoni, and to programmes which include cantatas for single voice, with a preference for Italian composers active in the seventeenth and eighteenth centuries.

Stefano Montanari, diplomatosi in violino e pianoforte con il massimo dei voti e lode,
ottiene il Diploma di alto perfezionamento in Musica da camera con il M° PierNarciso
Masi presso l’Accademia Musicale di Firenze e il Diploma di Solista con il M° Carlo
Chiarappa presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.
Dal 1995 é primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna, ensemble
specializzato in musica antica, con cui effettua tournées in tutto il mondo.
Collabora con i più importanti esponenti nel campo della musica antica, ed in particolare
con C. Rousset, con Kammerorchester Basel, con Concerto Koln, con Tafelmusik di
Toronto (Canada), con cui nel 2011 effettuerà una tournée in Canada ed una registrazione
discografica in veste di direttore e solista, ed ensemble “Arion” di Montreal.
Ha inciso per le case discografiche Foné, Frequenz, Denon, Opus 111, Erato, Virgin,
Tactus, Astrée, Thymallus, Simphonya, Bottega Discantica, Decca, Oiseau Lyre, Arts e
Naïve.
Numerosi i premi e riconoscimenti ricevuti dalla critica internazionale: Diapason d’Or
per le sonate Op. 5 di A. Corelli e MIDEM 2007 come miglior incisione discografica
dell’anno di musica barocca e il MIDEM 2010 come miglior recital vocale con Sandrine
Piau, in veste di direttore.
All’attività concertistica in veste di violino solista e direttore affianca anche la docenza
di violino barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano, il Conservatorio
“Dall’Abaco” di Verona e il Conservatorio di Novara, così come è docente di
violino barocco ai Corsi di alto perfezionamento in Musica Antica di Urbino.
È stato protagonista nel 2007 del Concerto di Natale al Senato della Repubblica, dove
ha diretto l’orchestra barocca di Santa Cecilia di Roma ed ha eseguito in diretta Eurovisione
le Quattro Stagioni di A. Vivaldi.
Debutta come direttore nel 2006 con “Nozze di Figaro” di W. A. Mozart nella stagione
lirica dell’Orchestra “I pomeriggi musicali di Milano” in collaborazione con l’As.Li.Co,
ha diretto l’Orchestra “1813” di Como e la “Aargauer Kammerorchester”, é da 4 anni
direttore del progetto giovanile europeo “Jugendspodium Incontri musicali Dresda-
Venezia”.
Nell’autunno 2007 è stato protagonista nella stagione autunnale del Teatro di Bergamo
dove ha diretto l’Orchestra del Bergamo Musica festival “G. Donizetti” nel concerto
d’apertura e nell’opera “Don Gregorio” di G. Donizetti.
Nell’Autunno 2009 ha diretto, sempre di G. Donizetti, “Elisir d’Amore” nella stagione
d’opera del Teatro “G. Donizetti” di Bergamo con recite a Bergamo e una tournée nello
scorso gennaio 2010 nei maggiori teatri del Giappone.
Nella primavera 2011 nella stagione operistica di Lyon ha debuttato con le tre opere di
W. A. Mozart, Così fan tutte, Nozze di Figaro e Don Giovanni.
Per l’ED. CARISCH sta curando l’uscita del suo “Metodo per violino Barocco”.

Stefano Rossi ha conseguito la specializzazione in violino barocco presso il Conservatorium
van Amsterdam sotto la guida del Maestro Lucy van Dael, ottenendo la menzione
“cum laude”.
Ha collaborato con Accademia Bizantina, Cappella della Pietà dei Turchini, Musica ad
Rhenum, Zefiro, Camerata Anxanum, Ensemble La Fontegara, Al Ayre Español, Xacona,
Estro Armonico, rivestendo anche i ruoli di violino principale e di prima parte.
Ha registrato con Musica ad Rhenum le musiche da camera di François Couperin, e con
Ensemble Zefiro i divertimenti di Mozart e i concerti per più strumenti di Vivaldi.
Al suo attivo ha registrazioni con le Radio ungherese, tedesca, olandese, belga, svizzera
italiana, spagnola e con Naïve, Stradivarius, Decca, Ambroyse, Virgin Classic.
Suona un violino Henry James del 1740.

Francesco Galligioni, diplomatosi in violoncello con Gianni Chiampan presso il Conservatorio
C. Pollini di Padova, ha proseguito lo studio dello strumento seguendo corsi
di perfezionamento con Michael Flaksman e Teodora Campagnaro e successivamente
con Franco Maggio Ormezowski presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in
Roma e la Fondazione Arturo Toscanini di Parma. Ha partecipato a corsi di perfezionamento
di violoncello barocco con Walter Vestidello e Gaetano Nasillo e in seguito
ha collaborato con esperti di musica antica di fama internazionale come Anner Bylsma,
Giuliano Carmignola, Andrea Marcon, Sir John Eliot Gardiner, Diego Fasolis, Bob van
Asperen, Gustav Leonhardt e Christopher Hogwood. La passione per la musica antica lo
ha portato anche allo studio della viola da gamba con Paolo Biordi presso il conservatorio
di Firenze, dove si è diplomato nel 2007.
Francesco Galligioni è membro fondatore dell’Accademia di San Rocco e della Venice
Baroque Orchestra, con la quale ha suonato regolarmente in qualità di primo violoncello
nelle più prestigiose sale da concerto, tra cui la Royal Albert Hall di Londra, la Carnegie
Hall di New York, il Musikverein di Vienna, la Tonhalle di Zurigo, il Concertgebouw
di Amsterdam, il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e il Teatro La Fenice di Venezia.
Ha inoltre collaborato in qualità di prima parte con i Sonatori della Gioiosa Marca,
l’Orchestra Barocca del Friuli Venezia Giulia G. B. Tiepolo, I Barocchisti, Oman Consort,
Arte dell’Arco, Gambe di Legno Consort, I Virtuosi delle Muse e Opera Stravagante.
Oltre a numerose registrazioni con la Venice Baroque Orchestra, ha inciso, tra l’altro,
trii con Giuliano Carmignola e Lutz Kirchhof e sonate con Anner Bylsma. Ha insegnato
presso l’Istituto Musicale G. F. Malipiero di Padova, il Conservatorio T. Schipa di
Lecce, il Conservatorio A. Buzzolla di Adria (Rovigo) e presso il Conservatorio F. Cilea
di Reggio Calabria. Attualmente Francesco Galligioni è docente presso il Conservatorio
N. Paganini di Genova. Nel 2004 ha tenuto corsi di perfezionamento a San Paolo del
Brasile e nell’estate del 2007 presso la Ludwigsburger Akademie. Ai suoi più meritevoli
allievi interessati all’apprendimento della prassi esecutiva su strumenti originali offre la
possibilità di fare esperienza inserendoli nell’attività concertistica e discografica della
Venice Baroque Orchestra.
Francesco Galligioni suona un violoncello Paolo Antonio Testore del 1740 e una viola da
gamba originale dei primi ‘700.

Maurizio Salerno, nato a Milano, si è diplomato in organo e composizione organistica
presso il Conservatorio della sua città e in clavicembalo presso i conservatori di Lugano
e Torino sotto la guida di Ottavio Dantone. Si è perfezionato presso la Schola Cantorum
di Basilea con Jean-Claude Zehnder e in seguito ha studiato con Andrea Marcon. Come
solista svolge un’intensa attività concertistica in Italia e in Europa, ed ha inoltre tenuto
concerti negli Stati Uniti, Sud America, Russia e Australia. Insieme al violinista Stefano
Montanari ha fondato l’ensemble “L’Estravagante”, con il quale ha registrato opere
di Buxtehude, Pachelbel, Vivaldi e Bach. Come continuista collabora con prestigiose
orchestre europee.
In duo con Edoardo Bellotti ha registrato numerosi cd a due organi per la rivista Amadeus
e per Bottega Discantica. Tiene regolarmente corsi presso importanti Accademie e
Conservatori di Musica.
È organista titolare della Basilica di Santa Maria della Passione a Milano.
Insegna organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Darfo – Boario
Terme.

Informazioni su Francesco Tadini

Blogzine fondata dal centro culturale Spazio Tadini di Milano. Per info: francescotadini61@gmail.com

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Milano Musica, in collaborazione con il Teatro alla Scala, promuove il progetto COSTRUIRE CON LA MUSICA, prima raccolta italiana di strumenti per le scuole di musica in Medio Oriente e Africa, in partenariato con Music Fund, e per il nascente “Sistema italiano delle Orchestre infantili e giovanili”
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Music Fund soutient des jeunes musiciens et des écoles de musique situées dans des pays en voie de développement ou dans des zones de conflit: (1) Music Fund coordonne des collectes d'instruments de musique en Europe et veille ensuite à  leur restauration et à leur distribution. Ainsi des centaines d'instruments sont offerts aux écoles de musiques en Afrique et au Moyen Orient chaque année.
http://www.musicfund.be/


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Fondata nel 1988, la casa discografica Stradivarius si è imposta all'attenzione del mercato discografico internazionale come etichetta specializzata nelle incisioni di musica rinascimentale-barocca e del repertorio contemporaneo. Questa polarità delle scelte programmatiche, in cui si intersecano di volta in volta registrazioni rare e di notevole valore artistico (ad esempio la serie "Un homme de concert" che ha sancito ufficialmente la collaborazione con il grande Sviatoslav Richter), sono state suggerite dalla precisa volontà di assumere una connotazione estremamente caratterizzante nel panorama produttivo discografico. Ampio lo spettro in cui spazia Stradivarius, che propone pubblicazioni di musica sacra, secolare, vocale, strumentale, solistica, da camera e per grandi orchestre, e accanto ai celebri interpreti, l'etichetta milanese promuove giovani artisti di indiscusso talento.
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Con la linea Times Future, inoltre, la Stradivarius è diventata casa di riferimento nel repertorio contemporaneo, pubblicando opere di Donatoni, Sciarrino, Maderna, Petrassi, Molino, Fedele, Kogoj, De Pablo, ed altri ancora.
I CD Stradivarius sono distribuiti su scala mondiale.
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